Daniele Compagnone crede nei suoi Allievi: “Lavoro, umiltà e gruppo, così possiamo salvarci”
Daniele Compagnone crede nei suoi Allievi: “Lavoro, umiltà e gruppo, così possiamo salvarci”
Dopo un inizio di campionato difficoltoso, il vento sembra essere cambiato per gli Allievi 2000 del Castelnuovo. La formazione allenata da Daniele Compagnone ha avuto un impatto non facile con la categoria regionale, perdendo le prime tre gare ma ha poi trovato la giusta alchimia e si è sbloccata. Una vittoria del cuore contro il fortissimo Zenith Audax, seguita da una grande prova (e tre punti) ottenuti sul campo del Luccasette. Due vittorie che hanno sbloccato la classifica ma soprattutto il morale di un gruppo al quale, finora, erano mancati fortuna e risultati, certamente non l’impegno e l’affiatamento.
Non bisogna, tuttavia, dormire sugli allori perché la strada è ancora lunga e tutta in salita, ma questo lo sa bene mister Compagnone: “Dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Non eravamo brocchi all’inizio né siamo fenomeni adesso. Siamo un buon gruppo che si sta calando in una realtà impegnativa come un campionato regionale allievi e dobbiamo continuare a lavorare per affrontare ogni incontro con la giusta mentalità e umiltà”.
L’obiettivo rimane la salvezza? “Certamente, l’obiettivo in una categoria regionale è la salvezza. Se poi riusciremo ad ottenerla senza soffrire o con anticipo, tanto meglio. Dobbiamo vivere alla giornata. Dopo due mesi che lavoro con questi ragazzi, sono sempre più convinto che possiamo farcela”.
Quali sono le difficoltà maggiori che presenta un torneo regionale? Le differenze con i campionati provinciali? “E’ sicuramente un altro mondo. Nei campionati provinciali il livello è ovviamente più basso. Nei regionali aumentano le distanze e aumenta il livello tecnico e tattico delle squadre che si affrontano. Ne siamo consapevoli e lavoriamo duramente durante la settimana per costruire i risultati della domenica”.
Quanto conta il gruppo a questi livelli? “Alleno a livello di settore giovanile da tanti anni, conosco un po’ tutte le categorie. Posso dire che il fattore gruppo è essenziale a tutti i livelli.. Noi siamo una squadra in cui non c’è il campione che fa venti gol ma tutti portano “farina al mulino”, tutti sono fondamentali nell’economia di un risultato. Credo molto nella forza del gruppo e cerco di creare l’armonia nello spogliatoio. E’ importante il fatto che mi ritrovo spesso con i ragazzi per una pizza o una bevuta, i successi si costruiscono dalle fondamenta, ma sempre con il sacrificio”.